domenica 22 novembre 2015

Settimana 16 - 22 Novembre: Neve, merda e capre.

Eh no e che cavolo. 

Ho capito che a voi là fuori interessano solo I NUMERI! Questi stramaledetti, fottutissimi numeri. E quanti chilometri hai fatto? E quanto dislivello? E quanto questo e quanto quello? Beh, se cercate i numeri, rivolgersi altrove...almeno questa settimana. 

E´giunto infatti il momento dell`epicità (no, non "etica", mio caro correttore del Mac), momenti catartici, epifanie, folgorazioni sulla via di Damasco (anzi sul Lipburger Weg, ma cambia poco) e sì, anche di cagate spaziali sui sentieri e di calci presi dalle caprette (che decisamente NON fanno ciao da queste parti). E va bene, se avrete pazienza di leggervi tutto, pure di qualche numero. 

Dunque, procedo con il solito casino. 

Martedì, si parte finalmene per una nuova settimana. 

Aaaahhh no aspetta. Diciamola tutta. Già al Lunedì si è cominciata infatti la settimana di uscite, stavolta con un grande ritorno (volevo scrivere gradito: sì, anche gradito, ma ora vi spiego): la bici! Ebbene sì, dopo quasi un mese sono riuscito finalmente a risalire in sella. 

Ecco...piccolo particolare. Sono uscito con Ari, al pensiero di "ma sì che bello, facciamoci la pedalata insieme". Ecco appunto: mai farla facile, specie ora che Ari è in forma spaziale (e mi sa che se voglio pure io essere della partita all`Alpenbrevet la prossima Estate, prima o poi il culo quadro sulla sella dovrò rifarmelo). 

Per farla breve, mi ha preso letteralmente a calci in culo per tutto il giro. Una roba veramente imbarazzante (curioso poi come lei abbia classificato il giro come "Reckontempo", ovvero "giro di recupero", mentre io abbia optato per un più sincero "Arse-kicking day"). 

Comunque...comunque, mi sono divertito (anzi: ci siamo divertiti) perché poi in fondo andare in bici è sempre bello. 

E veniamo appunto al Martedì. Sì insomma, adesso si torna "in ufficio". 

Un vento pauroso per tutto il pomeriggio, ma un`oretta abbondante sono riuscito a metterla via, quasi al calar della sera. 

E´un momento che adoro tra l`altro. Proprio quando inizi a correre col Sole, e a fine allenamento hai quella luce...e insomma, è la "magic hour" di cui ho già scritto a proposito della SDW50 dello scorso Aprile. Non solo un orario, ma pure uno stato d`animo. E dunque via così con i primi chilometri della settimana.

Al Mercoledì poi sono riuscito a mettere via un buon doppio. Oddio, buono...normale dai. 

Due uscitine da un´ora; la prima delle quali, ebbene sì, di nuovo all`alba (come quella della scorsa settimana che però mi aveva visto un po`in difficoltà, quantomeno all`inizio). 

Stavolta però, un piccolo trucco: sono uscito un`oretta dopo il solito, quindi alle 7, e il risultato è stato di poter avere quasi subito delle buone condizioni di luce, col primo Sole della giornata a scaldare cuore e gambe. 

Cambia la storia eh, rispetto a quando si corre intirizziti dal freddo della notte e con il solo fascio di luce della frontale a illuminare la pista. 

Alla sera poi appunto (anzi, di nuovo nel tardo pomeriggio), altra oretta con le Flow, e ancora condizioni di vento continuo. 

Ah giusto, un´altra cosa interessante: entrambe le uscite me le sono fatte stavolta senza Garmin.

Sì, avevo insomma un po`voglia di NON dover guardare sempre quei cavolo di numeri: sarà impressione di overreaching (quella sorta di "ansia da prestazione", o meglio, "per la prestazione" che ogni tanto viene ma che può portare poi a cose peggiori come "overtraining" o altro) o più semplicemente voglia di farmi i cavoli miei....fatto sta che sono  stato bene, a guardarmi un po`di panorama invece dell`orologio. 

E poi soprattutto, è anche importante che cominci a imparare a correre basato più sullo sforzo, che su passo o altre cose. Mi servirà, eccome, sul SDW. 

Bene comunque dai, un altro doppio messo via. Speriamo di mantenere questa buona abitudine anche nelle prossime settimane. 

Pausa al Giovedì (eh sì, le gambe il doppio me lo fanno anche fare, ma poi il giorno dopo vogliono...il divano) e arriva il Venerdì.

Uhm...una gran bella uscita. Quasi un´oretta e mezza e quasi una quindicina di km messi via. Ma soprattutto, un diluvio mostruoso. 

Risultato: la t-shirt con la quale molto coraggiosamente sono uscito era già bagnata fradicia dopo 6 minuti, e dunque, secondo risultato: cazzo, shirtless. Come piace a me. 

Perché alla fine la pelle resta il materiale più impermeabile che ci sia (e io detesto la sensazione di una maglietta bagnata addosso, mi raffredda subito). 

Adoro questi allenamenti: ci dai bello deciso e ignorante, le gambe girano e ti senti invincibile. Dura il tempo giusto della corsa, perché poi sotto la doccia calda, da cui non vuoi uscire, passi 20 minuti a chiederti perché fai ancora ste pirlate che hai passato i trenta da un pezzo. 

Ma chissenefrega. Avanti così lo stesso. 

Al Sabato, il meteo ha poi cominciato a fare sul serio. Temperatura giù di un dieci gradi buoni (in barba ai miei connazionali, anzi corregionali, per i quali"eh che freddo, ci sono...12 gradi!"...bastardi) ma vento quantomeno calato, e niente pioggia. 

Un`altra oretta in collina, passo tranquillo...no meglio, passo stanco. Vedi sopra: ti senti sì fortissimo un giorno, e il giorno dopo non vai neanche a spinta. 

Bene uguale dai, come ho già scritto e scriverò ancora decine di volte: non sempre è panettone e canditi. Prendere quello che viene e dare il meglio in ogni caso, e non rompere i coglioni. That´s Terzoristoro baby.

Ops a proposito di Terzo Ristoro. Lo so, ho già scritto anche questo, ma mi ripeto (non tanto per i miei due lettori fissi, quanto per gli altri due che girano ogni settimana). Il sito del Terzo Ristoro è online, e lo si trova all`indirizzo www.terzoristoro.com. 

Quindi, se vi resta un minuto tra Xvideos, Yahoo Answers e Gazzetta dello Sport, fateci un giro. Merita. 

Ecco, questa settimana appunto ci è comparso sopra pure un mio pezzo, oh yeah. Potere del conoscere il super mega admin, che mi ha gentilmente concesso un po`di spazio per dire due stupidate. 

Lo trovate a questo link in ogni caso. 

E veniamo, finalmente, a Domenica (che poi sarebbe oggi, visto che sto scrivendo a settimana "calendariale" non ancora terminata).

Eh...poche storie...oggi lo volevo lungo. 

No, non il caffè, che manco mi piace. 

No, intendo l`allenamento. Lo ammetto, i lunghi sono, almeno adesso, la mia coperta di Linus. Ho bisogno di farne, ho bisogno di stare delle ore fuori a prendere vento: un po`per il morale e tutto il resto, un po`anche proprio per un fatto pratico: devo provare infatti gambe e cose varie. Alimentazione, scarpe, zaino, ecc. 

E anche mettere un po`di stramaledetto tempo nelle gambe.

Comunque dicevo. Non ho ancora fatto, in questo Autunno, un lungo "dei miei". Di quelli che mi piacciono, e che sono stati fondamentali nell`avvicinamento alla mia SDW50 dell`Aprile scorso. 

Dunque poche palle, caricare lo zaino (stavolta il super mega spaziale CheCazzoNonPotevateFareTaschePerLeFlasksPiùGrandi Ultra Set made by Salomon). Curioso: ho avuto uno zaino solo per 4 anni, e ora mi ritrovo con tre zaini diversi...sempre ben lontano dai livelli psicopatici di Bussino in ogni caso). 

Sì lo ammetto, sto forse diventando uno di quei cavolo di shopping maniacs che voglio avere tutto e il contrario di tutto. Tanto resto una sega in ogni caso, ma così almeno mi confondo un po`le idee.

Ore 9:30, si parte. Fa un freddo maiale, ma con grande sorpresa, c`è il Sole. Sì sì, intendo proprio il Sole. Insomma, cielo azzurro e tutto il resto. E tra me e me penso: oh guarda, dai che oggi viene un bel lungo e per di più col Sole....ma perché non sto zitto?

Le prime ore vanno via facili. Incontro anche qualche runner per la collina, brevi cenni e si continua. altra novità, anzi, altro ritorno.

Le Salt Sticks. Quelle malefiche pillole grandi come V2 che ti devi ingurgitare più o meno ogni ora, quantomeno se vuoi provare qualcosa di alternativo ai sali IsoActive di Powerbar. Questi ultimi sono buoni, intendiamoci. Lì ho usati per anni e li uso tuttora e li userò ancora. Ma ogni tanto mi gonfiano un po`la pancia, e via che poi comincio a ruttare come un birraio tedesco. 

Non avevo più usato le Salt Sticks dalla NDW50 (sì, quella "delle cagate nel bosco"). E però mi sono detto: ma no dai, riproviamo queste graziose pasticche. Vuoi mica che fossero loro la causa delle shit stops a Maggio? Ma perché non sto zitto (parte seconda)?

Dopo due ore infatti, mentre mi sto scoprendo un nuovo Weg nel mezzo di non-so-dove, arriva lo stimolo. La faccio breve. Cagata di proporzioni bibliche (però almeno stavolta, con la tecnica "Jason Robillard": sì insomma, per evitare o quantomeno minimizzare il pericolo di chafing dato eventualmente dal non essersi portati dietro NULLA per pulirsi). Scoprirò poi con i km che la sopracitata tecnica funziona abbastanza bene. 

A lavoro terminato, riprendo così il Weg sconosciuto e arrivo così in un bel paesino (quattro case in culo al mondo, per dirla tutta). Mi viene incontro un pastorello (un cazzo di vecchio rincitrullito, sempre per dirla tutta) in compagnia di due capre (per dirla tutta...no, proprio due capre). 

Ammetto di non saper esattamente cosa fare. Per sicurezza mi fermo, non voglio apparire aggressivo verso le capre. Sono così dolci e belle e buffe...Una mi viene incontro. 

Io faccio per "aprire le braccia" e dimostrare assoluto pacifismo. Risultato: dopo l`annusata di rito...questa mi tira un calcio. Ok, non una roba alla Roberto Carlos, ma comunque un calcio, lì vicino alla coscia. 

Cazzo penso io, no buono. Così parto in avanti, tiro giù il Valhalla all`indirizzo del vecchio (che per tutta risposta mi sorride...ah, la gente di campagna...), e riprendo il mio cammino un po`incazzato (e lo ammetto, col culo stretto: non pensavo proprio di beccarmi il calcio di una capra).

Ma nel frattempo, sorpresa delle sorprese: eccola lì, la neve! Comincia a nevicare, di brutto anche. Di quella che attacca sulle vigne e sui sentieri. E fa anche decisamente più freddo. Ma io mi sento a posto, oggi infatti devo ammettere di essermi vestito anche bene. E va via pure l`incazzatura di prima. 

Fanculo mi viene da pensare, in fondo c`è sempre un motivo per tutto. Testa rinfrescata, morale in grande ripresa e si continua allora! 

E così su e giù per posti più o meno conosciuti passa un`altra bella ora, ma adesso è veramente tempo di volgere la prua (il naso) verso casa. A fine giro saranno insomma quattro solide ore la fuori, che è poi esattamente quello che volevo. 

Infatti, almeno per me, dalle 4 ore in su (oh, parlo quantomeno per la roba che c`è qui da me, in termini soprattutto di sentieri e dislivelli) si può cominciare a parlare di "lungo". Bene così allora, cerchiamo di riprendere questa buona abitudine e di lavorarci un po`su nel corso dell`Inverno (possibilmente, evitando i pastori malefici e le capre al seguito). 

Quindi ricapitolando. Una buona (ma che dico: una ottima, per me) settimana da 86 km in 6 uscite, con doppio e lungo inclusi. Yeah! (e ve li avevo promessi i numeri, no?).

Bene dai, cerchiamo di continuare così. Mamma mia, il cammino verso la SDW100 è veramente lunghissimo. E dunque, si va avanti passo dopo passo e settimana dopo settimana. Prendiamo quello che viene, che va bene tutto.

Ah dimenticavo. Questa è stata pure la settimana di alcune sostanziali modifiche al mio piano alimentare. No diciamola meglio. Questa settimana mi sono veramente sentito un maiale. Dunque è seguita spazzolata di questi...

...ai quali si sono aggiunte loro: le irrinunciabili, mitologiche, ricordo di infanzia...


Perchè diciamoci la verità. Salt Sticks, Gel e Wafer Powerbar...e poi Gu Brew...e Clif Shots...tutta merda.

Le Fette al Latte, sono La Risposta.

Buone corse.

E comunque, ancora un post scriptum, tanto per chiarire. La capra è un grande animale. E´ l`essere umano che è uno stronzo.




Manu








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