venerdì 25 marzo 2016

Pre - SDW50 tapering report. BackToBacks e "hundo week".

Ooohhh wow...ok, stavolta si va di week report un po´particolare. 

O meglio, è pur sempre un normalissimo report settimanale, semplicemente a questo giro mi va di considerare la settimana "solare" (anche se di Sole se ne è visto poco) da Sabato 19 a Venerdì 25 Marzo. Oh yeah, prima che inizi l´inferno di Pasqua e dei suoi dolcetti ai quali è veramente difficile resistere!

Quindi dicevo...Sabato. Bene, tempo buono tutto sommato e voglia di mettere giù un bel lungo. Armato in perfetto assetto da SDW50, faccio rotta verso le piste conosciute sopra Auggen. Ci do anche abbastanza deciso, perchè in questo weekend vorrei provare a fare un back to back. In parole semplici, fare due lunghi consecutivi, il primo dei quali appunto più di corsa, e il secondo maggiormente puntato sul power hiking (tutte scuse, è che so che il giorno dopo sarò cotto, se continuo a darci così). 

Comunque alla fine vengono fuori 40 bei km, in 4 ore e mezza circa. Bene dai, anche se negli ultimi 4-5 km ho fatto un po´più di fatica, anche a causa di un fastidioso vento contrario. Certo, il famoso vento dell´ultrarunner: in qualunque direzione si corra, è sempre è comunque contrario. Ma mi piace lo stesso, anche per sul SDW di vento ne troveremo tutti un bel po`. 

Alla Domenica dunque, seconda parte del mio back to back. Con un accompagnatore d`eccezione! Yeah, c´è Ari in MTB a farmi compagnia oggi, e così i km passano più veloci e leggeri.

Ovviamente sono cotto dalle dita dei piedi alla punta dei capelli, e lo immaginavo, ma le gambe sembrano rispondere abbastanza in qualche modo. E dunque via di power hiking verso St. Johannis e Kandern (con il mitico sentiero dei lama...ah, ricordi dello scorso Inverno). 

Troviamo anche una graziosa runner che graziosamente mi saluta e graziosamente...no, brutalmente mi svernicia lasciandomi lì, a chiedermi cosa mai mi convinse un giorno a correre invece che a starmene su un comodo divano annegando i pensieri in una scodellona di pop corn. 

Per pietà non metto neppure le foto (sempre belle) che mi ha fatto Ari, che mi ritraggono sempre nel tentativo di navigare le discese al meglio possibile. Gambe inesistenti, e sorvoliamo su stile e forma di corsa vah...

Comunque è sempre bello farsi qualche km insieme, tra battute e discorsi vari. E una volta a casa saranno comunque 24 km percorsi in 3 ore scarse, bene dai!

Pausa al Lunedì.

Al Martedì via di nuovo, anche se stavolta sto sull´ora scarsa. 

Gambe ancora non al top (la sensazione è che un giorno di pausa totale - da qualunque cosa - a volte mi inchiavi le gambe di più rispetto a un giorno magari di leggero cross training - leggi "1 oretta scarsa di bici") e testa un po´scarica. Poco male, la luce del pomeriggio scalda comunque i pensieri e così è un attimo a trovarsi a immaginare la Primavera che arriva, e quella luce della "magic hour" che vidi l´anno scorso sul SDW (e che spero di vedere di nuovo quest´anno).

Al Mercoledì gambe e testa finalmente di nuovo in linea. Ne viene fuori un´ora e venti, stavolta sotto una pioggia sottile a tratti resa più tosta dal vento laterale. Però che bello poter già correre in shirtless sotto la pioggia, davvero hai l´idea che l`inverno se ne stia andando finalmente. Infatti ci saranno stati 10 o 11 gradi, condizioni davvero ottime!

E veniamo al Giovedì, a ieri insomma (sto scrivendo di Venerdì pomeriggio infatti). Ok Manu, adesso bisogna un po´stringere i denti, perchè tra un po´sarà tapering pre-SDW50 (o meglio: se vuoi fare un bel tapering, adesso devi farti un po´di c..o). 

Che fare allora? Ma sì, un bel 50k vah (o meglio: 6 ore, e vediamo quanti km ci stanno dentro). Anzi, lo ammetto: l´idea iniziale era di fare almeno 4 ore, ma mi conosco...se mi sento in bolla, poi i km mi vengono fuori abbastanza con naturalezza.

Ancora in assetto SDW (Sense Ultra carico del necessario), e ancora sui Wege già percorsi in queste settimane. Anche se oggi vado però subito un po´sul dislivello. Le gambe....uoh, di pietra, durissime. Eh certo: se il giorno prima pensi di farti degli strides a fine allenamento, non è che la mattina dopo puoi pretendere di avere i polpacci morbidi come due cuscini.

La prima ora quindi è davvero dura, da correre quasi sulle uova. Poi però, un po´perchè inizio a tirare giù qualche gel, un po´perchè mi scaldo (stamattina ci sono forse 5 gradi, ma non di più), sento che le cose vanno meglio e il trattore comincia a girare. 

Anzi, a un certo punto me la godo proprio, segno che ancora una volta la bellezza della lunga distanza sta nel fatto che si ha molto tempo per risalire anche da una mini crisi. Basta avere pazienza e non forzare, anzi: basta accettare quel che viene, e fare del proprio meglio in ogni caso.

E mentre vado così in preda a deliri da filosofia della corsa, mi viene in mente una strana idea (anzi, un´idea del caxx...): e se facessi un back to back di Pasqua, con un 50k oggi e un 30k domani? Così, 50 miglia (80 km) prima del weekend di distruzione dolcifera già sognato da settimane. 

Uhmmm...suona interessante, specie la storia del weekend dolcifero...e va bene, proviamoci. Però intanto portiamo a casa questa 50k, poi vedremo se riesco a recuperare decentemente stasera e nella notte. 

Dunque dicevo: 50k (e 6 ore) portati di nuovo a casa. Yeah! Sono anche abbastanza contento, perchè rispetto al lungone di un 3 settimane fa, stavolta sono stato sempre abbastanza sul pezzo (a parte veramente gli ultimi 2 km, quando il Sole ha pensato bene di picchiare duro solo su di me probabilmente), e come scrivevo prima, me la sono goduta. 

Una bella iniezione di fiducia insomma (e di mileage), che spero mi torni utile più avanti.

E veniamo a oggi, Venerdì. Sì, me la sento. Si esce di nuovo. Fuori piove, anche se non fa freddissimo. Stavolta però niente zaino. Solo i fidati handhelds, voglio avere le spalle un po´più libere (e al tempo stesso allenare un po´anche la parte superiore del corpo). Inoltre il Sense Ultra, per quanto fotonico, va comunque un po´"gestito", perchè i materiali sono comunque estremamente delicati e "stretchy". Le 6 ore di ieri bastano, e sarà comunque il mio go-to rucksack per le SDWs.

I km passano via abbastanza bene tutto sommato. In realtà tra l´altro sto facendo l´esatto contrario di quello che i libri scrivono sul back to back. Ovvero, sto correndo la seconda uscita molto di più di quella del giorno prima. Ma chissenefrega per una volta, le gambe sembrano girare, approfittiamone (anche perché sul SDW i libri non serviranno, servirà semmai ben altro...).

Oddio..."girare"...parolone. Arrivo a una rampa un po´più tosta, dove devo per forza camminare. E sento i due polpacci che - abbastanza in simultanea - mi "avvisano" che "oh ciccio, non si era detto che i 50k bastavano...?" 

Shit, qua è meglio che cominci a correre sempre e il più possibile, così da tenere i muscoli caldi il più possibile, e da mettere il silenziatore ai polpaccini lí in basso (uff...e io che sognavo 4 ore di power hiking puro e tranquillo...).

Gira che ti rigira, e sono ormai di ritorno al paese. Obbiettivo? Sí, i 30 km totali. Devo fare ancora un piccolo rebigo intorno all`isolato, ma ormai ci siamo! Yes, 30 km, in poco meno di 3 ore e mezza. 

Non malaccio tutto sommato, almeno per le mie abitudini (neppure credevo di stare in piedi, dopo ieri).

E dunque, alla fine di tutto questo minestrone (se ve lo siete letti tutto, siete degli eroi), andiamo con un po´di numeri.

Ebbene sì, ce l´ho fatta. Non solo ho completato un back to back ta 50 miglia, bensì...in questa settimana solare (per questo ho scelto di "raccontarla") sono riuscito a percorrere 101 miglia (162 km circa). Yeah, la mia prima "100 miles week" di sempre!

I motivi. Primo, sono una testa di caxx...E vabeh, questo si sapeva.

Secondo: volevo riuscire a fare un bel caricone, prima di concedermi un po`di tapering per la SDW50 (che rischia magari di passare in secondo piano ma...cavoli, è pur sempre una 50 miglia, una gran bella luuuunga storia!).

E last but not least: volevo mettere lì un numero, 100 miglia appunto, che tra due mesi e mezzo avrò da mettere insieme in 30 ore al massimo. Stavolta ci ho messo una settimana (e 6 allenamenti totali, con 19 ore scarse sulle gambe). 

La strada per Giugno è ancora bella lunga, certo, ma questi giorni mi danno forse un filo di consapevolezza in più. 

Adesso vai di tapering, e vedremo un po´cosa dice la mia amata SDW50.

See you in Worthing.

#RoadToSDW






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domenica 13 marzo 2016

Settimana 7 - 13 Marzo: neve e ananas al forno

Oh yes...e mettiamoci un attimo a buttar giù due righe sulla settimana appena conclusa. 

Anche se un po´ ancora sono qui a chiedermi come sia stato possibile che così tanti abbiano gradito il mio "ritorno" alla scrittura dopo qualche mese di assenza dal blog. 

Voi sapete chi siete, quindi GRAZIE e ancora GRAZIE. 

Dunque, la settimana. Beh, una novità dai, almeno rispetto al solito. Al Lunedì, complice una nevicata pomeridiana piuttosto inaspettata, ho deciso di mettere su scarpe e tutto il resto e andare fuori un´oretta (o forse anche meno) e godermi così una recovery run dopo il cinquantello della Domenica precedente. 

Pomeriggio e atmosfera incredibile. Ho postato un paio di foto, ma tanto per rendere l´idea, le metto anche qui.





Eh sì, meritava davvero. E le gambe tutto sommato hanno anche girato benino, considerato che il giorno prima avevo i quads che mi uscivano dalle orecchie. Quindi, prima ora della settimana andata in carniere.

Ah, giusto: ne ho pure approfittato per provare sul campo un nuovo "giocattolino". Ebbene sì, mi sono deciso a fare il grande passo e a dare una sostituta alla fin qui per altro ottima giacca antipioggia Kalenji. 

Ho quindi optato per la Patagonia Houdini (ovviamente modello Alpine), che ho trovato dallo spacciatore a un prezzo assurdo (ultimo modello della mia taglia rimasto).

Foto tecniche non ne ho, quindi vi beccate il selfie ingiacchettato. 



Beh...diciamo che la differenza si sente eccome. Materiale pazzesco, leggerissima e soprattutto "paccabilissima", davvero diventa della dimensione di una pallina; credo proprio insomma che sarà la mia go to jacket per le SDW. 

Al Martedì poi gita a Friburgo e sfondamento al Cinese, con prova (per me per la prima volta) di un terrificante dessert: l´ananas al forno, annegato nel miele. 


Una roba così insomma. Una bomba, nel vero senso della parola. Buona eh, ma giuro che la sto ancora digerendo adesso. Yummy!

Mercoledì. Ancora pausa dalla corsa e dal resto. Non so nemmeno io il perchè. Cielo grigio, umido e sì, anche gambe un po`pesantine (effetto dell´ananas di cui sopra?).

E fatto sta che siamo già al Giovedì. E no, adesso si esce. E si esce anche per qualche oretta dai. Carico così lo zaino nuovamente con il materiale obbligatorio della SDW50 (farò così sempre per le mie uscite lunghe) e me ne vado un po´per sentieri.

Percorro praticamente le stesse piste di Domenica, ma oggi decido di darci un po`più cattivo, forse anche troppo. Prime due ore tirate, e terza ora di velocità di crociera.

Beh insomma, è venuta una trentina di km in poco più di tre ore. Non male dai, almeno da un punto di vista di intensità. 

Meno bene per quanto riguarda la logica di tutto questo. E´presto per tirare per lunghi km, e dovrei cercare di ricordarmelo ogni tanto. Pazienza Manu, pazienza. 

Venerdì pausa, e Sabato un´oretta in collina, ancora con gambe pesanti (vedi sopra) e ancora con tempo mollo e poco focus in generale. 

Quando è così, meglio chiuderla subito, e pensare al giorno dopo, che magari qualcosa di buono viene pure fuori.

Ed eccoci finalmente a Domenica.

Allora, io oggi voglio farmi di nuovo un bel lungo, e cercare per quanto possibile un ritmo di crociera da subito, senza distruggermi insomma. Che significa in sostanza: tanto power hiking in salita (tanto pure quello va allenato, che di salita tra Winchester e Eastbourne se ne trova abbastanza).

In più, evenienza della giornata e apparente "problema" che però appunto problema non è: ho pochi gel. 

Lo spaccio austriaco sarà destinatario di una telefonata questa settimana. Quindi in sostanza: vediamo di approfittarne e portarci dietro un po´più di "cibo vero" (in parole povere: wafer, sempre made by Powerbar) più un gel sperimentale al limone e una roba della Sponser che oh, sarà anche digeribile e leggera, ma mixxica che schifo (mi sono abituato troppo bene con il banana strawberry di PB). 

Tornando un attimo al discorso ritmo-intensità-alimentazione. Dunque: io faccio fatica a mangiare cibo vero, se sto "tirando". Mi si chiude lo stomaco. Inoltre, faccio fatica a mangiare cibo vero, se dall´inizio della giornata ho già buttato giù troppi gel (qualcuno ha detto Mozart 100?). Infine, faccio fatica a mangiare cibo vero se fa caldo (decisamente NON un problema di questa stagione almeno). 

Quindi, visto e considerato tutto questo, decido di partire tranquillo (no dai, voglio essere sincero: DEVO partire tranquillo, perchè sono mollo come una trota) e di cominciare a mangiare quasi da subito i wafer. In questo modo cerco di "aprire lo stomaco" fin dall´inizio, in modo che mi risulti più avanti più semplice alternare gel e cibo vero. 

E l´esperimento sembra anche funzionare. Le ore passano abbastanza tranquille (eccetto il fatto che c´è un vento fotonico, per fortuna però a favore almeno nella direzione del ritorno) e le gambe sembrano girare meglio, anche rispetto ai giorni scorsi. 

Sollevo la curiosità di qualche Wanderer che si vede superato da un folle in zaino e scarpe da corsa, ma per il resto vedo che riesco a tenere una buona fluidità di corsa, di gambe e di testa. 

Sto andando insomma più piano anche rispetto a Domenica scorsa, ma - per quanto possa sembrare strano o paradossale - mi sto "piacendo di più". Parafrasando coach Messina, oggi riesco a correre quasi "come un ometto". 

Solo l´ultima mezzora, ormai in vista del paese e di casa, decido di aprire un po´il gas. C´è sempre vento, ma adesso c´é anche un po´di Sole di Marzo. 

Alla fine insomma vengono fuori 5 belle ore, e una 40ina di km in totale.

Dunque, facendo due conti sulla settimana: direi un 85 km, in 4 uscite (e soprattutto, dieci ore totali sulle gambe).

Soddisfatto....sì, in linea di massima sì. Continua a non piacermi tanto il numero di uscite (4 sono ancora poche) però è già buono che riesca a mettere via qualche bel km (e metri di dislivello ovviamente).

Adesso quello di cui ho bisogno è appunto solidità e continuità, cerchiamo nelle prossime settimane di aggiungere almeno un´uscita dai. 

Ps: provatelo l´ananas al forno. Ne vale la pena :)

Manu

lunedì 7 marzo 2016

Sono tornato (sul blog).

Allora...uff, da dove cominciare?

Dunque...dunque....facciamo così, cominciamo un attimo dalle ultime settimane e dalla pura cronaca di corsa. 

Notizia numero uno: sto continuando il mio percorso di avvicinamento alla (anzi, alle...) SDW. 

Notizia numero due: finora, per mille motivi, non mi sono piaciuto tantissimo. 

Negli ultimi due mesi infatti, pur avendo cominciato a implementare un po`di speedwork (o forse, proprio per questo) nel mio allenamento, ho faticato non poco a trovare consistenza e continuità. Il tutto aggiunto a un Inverno - diciamo così - non da sogno quanto a meteo e condizioni dei sentieri, ha fatto sì che insomma, il focus non fosse proprio il massimo. 

E quando il focus non è proprio il massimo, la soluzione per me non può che essere una: un momentaneo stacco, reset, chiamatelo come vi pare, dalla corsa e sì...anche dal blog (ci arrivo, ancora un attimo...).

E così mi sono preso una decina di giorni di riposo, approfittando anche di un mini viaggio in Sassonia per impegni familiari, dove diciamo così...si è mangiucchiato qualcosina....Però, aria fresca, passeggiate e discorsi con Ari, ed ecco che piano piano il Sole fa di nuovo capolino tra i nuvoloni invernali. 

E veniamo quindi a questa settimana appena trascorsa, quando appunto ho ricominciato a mettere su le scarpe e a uscire. Solo due uscite nella settimana (ancora, non il massimo per quanto concerne l´idea di solidità) e siamo già a Domenica.

Ecco però stavolta non ci stavo tanto a starmene sul divano invece che su un sentiero, anche se il meteo ancora non prometteva il massimo. Così mi sono  detto: vabeh facciamo così, carichiamo il Sense Ultra con il materiale obbligatorio della SDW50 e con la relativa quantità di gel e pastrocchie alimentari assortite, vestiamoci in assetto SDW, e via fuori. Se vengono due orette, stappo quello buono. Se poi le ore sono anche tre, faccio per davvero i salti di gioia.

E così mi sono messo in pista al mattino presto, il paese ancora mezzo addormentato e i Wege in torno a casa solo per me e un altro paio di runner. Passo il paesello di Auggen e punto direttamente verso la cittadina di Müllheim, sempre sulla collina e in mezzo alle vigne, su stradine e Wege che conosco piuttosto bene, anche perchè qui nello scorso Autunno ci ho veramente consumato le suole. 

E poi piano piano mi dico: sai che c`è? Io continuo adesso, semplicemente puntando la collina successiva e cercando di raggiungerla per la via più diretta. Mi sento a posto stamattina, e per certi versi tutte queste colline (piccole eh, piccolissime: non abito nel Lake District o in Sussex) e una pista ad attraversarle mi ricordano un po`il mio SDW, insomma cose che ti fanno stare bene quasi in modo naturale.

E così senza accorgermene arrivo a Badenweiler, alle pendici (oggi innevate) del Hochblauen, la mia montagna di casa. Una 20ina di km fin qui, e tutto sembra funzionare in maniera dignitosa. Che bello però: di qua passo sempre in bici con Ari nei nostri giri lunghi primaverili, oggi niente bici ma di nuovo qualche runner in giro, e soprattutto comincia a nevicare. 

Adoro correre con la neve. Quel silenzio, quel profumo che c`è nell´aria...ti fa sentire più fresco, di gambe e di testa, e i km vengono via facili. 

Uno sguardo al Burg Belvedere (ma oggi si vede poco, proprio perchè è tutto bianco) e me ne torno per la stessa strada. Adesso però le ore sono quasi tre, e nella testa comincia a farsi strada l´idea di aver fatto tutto sommato la cosa giusta questa mattina. 

So che tra un po´le gambe mi molleranno del tutto, e anche il fiato (sento che mi manca ancora della carrozzeria), ma la testa è ok e mi basta quello. 

No, non vi annoio ulteriormente. Al ritorno del gran vento contrario, e gambe (come previsto) già belle cotte a 10 km da casa. Ma alla fine le ore sono diventate sei belle tonde, con una cinquatina di km messi via. 

Wow...ci voleva mannaggia. Questa ci voleva per davvero. Mettiamola così: non si fa, in teoria. Non fai tre uscite in una settimana, con una lunghissima. Non c´è scritto così sui libri di quelli bravi. Non c´è scritto così su nessun libro proprio. 

Però...però come già scritto, ne avevo bisogno. Da un punto di vista tecnico, è come se avessi fatto una 50k tune up race (o un tune up training, ridondanza se c`è ne una), buona davvero per provare (e riprovare) alcune cosine per la SDW. Su tutte, l´alimentazione e il carico dello zaino (e pure le scarpe, quest´anno si corre su marchio e modello diverso dalle fidatissime Brooks Pure Grit). 

Eh, ho sentito di certo che manca tanto allenamento e che il lavoro da fare è molto, eccome. Quads, piedi, schiena, tutto....Però insomma, se fossimo sempre tutti già allenati e pronti, che cavolo usciremmo a fare in mattine così. 

Quindi, ricapitolando: tre uscite, e una 80ina abbondante di km messi in tasca. Dai, proviamo adesso a continuare in questa direzione, e vediamo come va. Anche perchè le giornate inglesi si avvicinano a gran velocità, e dire che mi sembra ieri che ancora sono lì su un qualche Weg autunnale a chiedermi quanto lento sarà l`Inverno che sta arrivando.

E invece ieri l`Inverno ha cominciato forse ad andare via, almeno dalla testa e dal morale. Adesso dunque è tempo di hard work e via andare.

Ok, finito con il resoconto settimanale. Adesso però, due righe velocissime sul resto, e sul motivo per il quale mi sono rimesso a scrivere.

Questo è il mio primo post del 2016. Anche per i motivi descritti sopra, negli ultimi mesi ho preferito infatti starmene un po`lontano, dal blog e da tutto in generale. 

Un po´ perchè tanti fattori esterni mi hanno convinto che a volte sia meglio starsene un attimo in silenzio (diciamola tutta: Internet è utile, utilissimo, ma spesso è pure un porcaio di parole e polemiche) e un po´perchè - lo ammetto - ho avuto uno di quei momenti da "ma chi me lo fa fare" che ogni tanto mi prendono.

E allora ti trovi lì poi a chiederti perchè cavolo stai lì a scrivere di quanto hai corso in una settimana (sai che roba...) o di dove vuoi correre quest`anno (sai che roba, parte due) o di quanto sia bello il Gioco e l´amore per lo stesso (sai che r...no aspetta, "sai che roba" un cavolo). 

E in maniera un po`presuntuosa (che sa di modestia, ma che in realtà appunto è solo presunzione), cominci a dirti che tanto non ti legge nessuno, ed ecco che in un attimo cadi in un blue moment di quelli pesanti.

Ma cosa è successo poi? Semplice. Venerdì scorso ho riaperto il blog, e ho fatto una cosa che non faccio mai in pratica. Mi sono riletto un pezzo che ho scritto l´anno scorso: il mio resoconto della SDW50. 

Mi sono messo lì, e man mano che leggevo pensavo a due cose:

1) Ma davvero ho fatto una corsa così?

2) Ma davvero ho scritto cose così?

E così mi sono trovato a sorridere di tutto questo. A ricordarmi una grande giornata su un grande sentiero, circondato da altri runner e amici, e a ricordarmi quanto lavoro duro ci avevo messo per arrivarci pronto e insomma...reazione e lettura a catena. 

E poi ancora ho riletto un altro post. Quello famoso, o famigerato, dell´Oscar del Trail "alternativo". 

E lì la domanda è stata una sola:

1) Ma che cavolo mi ero fumato quel giorno per scrivere quella roba?

Eppure anche lì, bello rileggersi un pezzo pieno di facce e nomi di amici e fratelli Terceri, insomma quelle cose che ti mettono di buonumore.

E infine, last but first. Cavoli, pare che nelle ultime settimane i miei 4 lettori si siano incacchiati di brutto, per la mia prolungata assenza.

Ecco, questa però è veramente una cosa che mi manda fuori di testa. Perchè è vero che si scrive per se stessi in sostanza, però dai...è bello anche quando magari c`è qualche amico o compagno di corse che ti legge, o no?

Stavolta davvero, sono rimasto di sasso. E contento allo stesso tempo. Perchè la figata dell´avere 4 lettori sta proprio, secondo me, nel fatto che comunque con quei 4 hai sempre un contatto più o meno diretto, alla faccia delle distanze e di tutto il resto. E questo appunto, ti convince piano piano a pensare che ne valga la pena, anche di tirar giù due righe a caso ogni tanto.

E sapere quindi che c`è gente che "ci tiene" a leggerti, beh, ti da un hype incredibile.

Quindi...quindi, promessa ufficiale del 2016. Visto che come runner sono da buttare in ogni caso, prometto di esserci di più "come scrittore" (da buttare in ogni caso, ovviamente). 

Questo pezzo quindi è anche un po`dedicato a voi, che mi avete convinto a scaldare di nuovo la tastiera. 

Non aspettatevi mai in ogni caso grande letteratura e introspezioni varie. Qui si parla di corsa, di avventure e di filosofia da quattro soldi. Di Gioco insomma, e di amore per lo stesso. 

Sapete chi siete. Grazie, con tutto il cuore (e non spaventatevi se ogni tanto butterò giù due cose in inglese maccheronico o in tedesco improvvisato: non voglio che gli amici non italianofoni siano sempre costretti a usare Google Traduttore...anche se in questo caso il testo ci guadagna in qualità magari...).

Ho anche cambiato la foto di copertina del blog. Io e il SDW. E non aggiungo altro.

For The Love Of The Game.

Manu


Che cazzo di senso ha correre?

Nessuno.

Puoi passare la tua vita a chiederti il perchè.

Ho speso gran parte della mia vita in disparte. Credo spesso che le parole siano inutili. Da quando impariamo a parlare non smettiamo di parlare. GRan parte di ciò che dico non nasce da un bisogno. 

Correre.

Niente più che correre.

Inutile. Semplice. Meraviglioso.


Francesco "Paco" Gentilucci


L´immagine non è di questa stagione, ma mi piace un sacco. Home turf.