lunedì 8 dicembre 2014

Weekly report 1-7 December: il ritorno del cinghiale e un po' di sentieri.

E andiamo di report vah, che è stata una settimana interessante.

Prima però, doverosa partenza...dal fondo, da Domenica. Io non ho corso (ma ci arrivo dopo); in compenso era giorno di Trail di Portofino, e come sempre il #Terzoristoro ha dato il meglio di sè. Ma soprattutto, si è rivisto su un sentiero lui, il Cinghiale. E proprio due settimane fa avevo scritto di quanto avrei voluto rivederlo in scarpe da corsa nel 2015...beh, regalo di Natale anticipato: ogni tanto i desideri si avverano...

Amci, fratello, grande uomo e runner della madonna. Leggenda #Terzoristoro

Tornando al sottoscritto. Uscite settimanali non super esaltanti (così come il meteo: grigio e nebbia per tutta la settimana) ma se non altro almeno in quella del Martedì ho inforcato le Grit per qualche km di erba e fango su una pista che scorre giusto giusto lungo la ferrovia. L'obbiettivo era insomma quello di cominciare a lavoricchiare almeno un paio di volte alla settimana con le pantofole da trail, e poi si vedrà.

Al Mercoledì e Giovedì poi, ancora due uscite abbastanza brevi (quella del Giovedì pure un po' collinare), stavolta con le Flow, e sensazione di leggera spossatezza, più dovuta al fatto di essermi scofanato un focaccione farcito a Friburgo meno di due ore prima di correre. Non il massimo.

Comunque, si arriva in breve a Sabato, di nuovo tempo di lungo settimanale, finalmente.

Ancora cielo grigio e pioggia misto nebbia e stavolta Ari sceglie saggiamente di starsene sul divano; di conseguenza me la dovrò vedere da solo con la Foresta. Ancora trasferimento a Kandern in auto, non voglio perdere troppo tempo con l'asfalto, ho voglia di sentieri e profumo di abeti.

C'è solo un potenziale "nemico" che potrebbe sbarrarmi la strada: questo cartello.

Runner avvisato...

Che puntualmente incontro dopo poco meno di un km. Non mi interessano discorsi animalistico-olistici. Mi girano solo le scatole perchè quando c'è questo cartello, se ne accompagna subito un altro. Questo:

Runner avvisato di nuovo...

E lì non ci sono storie. Sentiero chiuso, non si passa.

Così, verificato che sia il Sauweg sia il Fasanengarten oggi sono chiusi, torno subito indietro verso Kandern, augurandomi che il fido Vogelbacher sia aperto. E così è, finalmente.

Breve pausa per bagnare i fiori (la prima di tante), mi scelgo un passo sostenuto ma regolare, e mi godo il salitone verso Sausenburg. Stavolta però, arrivato al bivio della Langehebene Hütte, decido di girare subito a sinistra, e di andare in esplorazione di una nuova pista: il Mohrensattenweg. La nebbia intanto è calata pesantemente, ma io mi godo la bellezza magica del Wässerliwald. In solitaria, con i miei pensieri e parole (lo ammetto, in certi momenti di trail running, comincio a parlottare a me stesso). Adoro correre su questi sentieri in questo periodo dell'anno, avvolti come sono da un tappeto morbidissimo di foglie, tutto è così sospeso eppure vivo allo stesso tempo. Cerco di godermi il momento, di essere parte della Foresta anche io, per qualche ora, prima che la routine degli impegni quotidiani mi riassorba dentro di sè.

Il Wässerli è bello per davvero. Il Weg si corre benissimo, vallonato e bello largo. Dopo un km circa mi si apre alla vista un immenso prato (neppure sapevo che esistesse!) pieno di mucche e vitelli. Uno spettacolo. Rallento, non voglio disturbare con i mie passi i ragazzi intenti al ruminare più estremo. In compenso non piove più, e il cielo è leggermente più chiaro. Bene così.

Oggi tra l'altro non sto girando con il gilet smanicato utilizzato nelle uscite lunghe precedenti, rimasuglio del periodo ciclistico, bensì con la maglia manica lunga come lay 1 e la giacca antivento-antipioggia direttamente sopra. Dopo i primi km di sensazione di freddo, direi che ho avuto un buon acclimatamento, anche se la combinazione continua a non convincermi del tutto: credo sia più che altro un discorso di traspirazione, essendo che io sudo sostanzialmente come un bufalo. D'Estate (e anche in buona parte del resto dell'anno) non ho problemi, visto che m piace andare molto in shirtless. Ma d'Inverno pesante è altra storia. E ad ogni modo, bene provare i vestiti in queste condizioni di "tempo inglese", tornerà utile.

Intanto continuo il mio giro. Raggiungo Sitzenkirch, stavolta "da sopra" e mi ributto subito sul rampone verso Lindenbückle (nome beneagurante :)). 2 km e mezzo che salgono decisi in mezzo al bosco, posto perfetto pure per farci qualche lavoretto speciale, tipo ripetute e roba così (fuck the tartan). Non roba per me. E in più oggi sono in modalità "lungo e costante", per cui cerco di non farmi prendere la mano e di andare in scioltezza e con continuità. Alterno corsetta e camminata decisa, e noto con piacere che spesso la seconda si rivela più redditizia della prima. Arrivato al tornantino dove lo scorso Sabato abbiamo salutato un paio di cavalli al pascolo, stavolta scambio due parole con due muratori che tirano su il tetto di un vecchio fienile. Un reciproco "Servus" e "gut gemacht" e si prosegue.

Stavolta sì che punto la Sausemburg. Voglio vedere il torrione emergere dalla nebbia dello Schwarzwald, e così è. Immagine mistica e ancora, in giro non si vede anima viva.

Picchiata secca di ritorno verso Sitzenkirch, giusto per rifarmi il sentiero dei Lama. Ritorno verso Kandern, ormai sono abbondantemente sopra le 3 ore e 30 di uscita, per oggi va bene così. Un po' di streching, e me ne torno verso casa, dove mi aspetta un pomeriggio di divano totale.

Sono contento dai. Intanto perchè continua il progresso in tempo (e distanza) trascorso sulle gambe. Ed è quello che voglio in questo periodo dell'anno e del mio percorso. Spesso si cade nell'errore di affidare troppo la valutazione del proprio allenamento ai km percorsi, o peggio ancora al passo e al ritmo che si è tenuto. Io credo invece che il "tempo sulle gambe" sia veramente importante, quasi più delle altre due grandezze. E a volte fare uno stesso percorso, ma "più piano", può essere quasi meglio, proprio perchè ci si abitua a stare di più in piedi.

E a proposito di stare in piedi. Per chiudere la settimana, una Domenica di collasso totale tra cucina e salotto. Gambe benino, ma ho sentito il bisogno di prendermi un giorno di riposo in più.

Chiudo comunque con 4 uscite e 59 km totali. Si viaggia verso il periodo natalizio, la pausa dai corsi, il panettone e tutto il resto. Va bene così.

#OnTrail

P.s: post-scriptum alimentare...a 'sto giro ho provato verso fine allenamento questa roba qua:

Gummi fuel


Al di là del capire il quando-quanto-come: questi di Powerbar sfornano cose interessanti. Se i gel dopo qualche ora vi risultano quasi indigesti, provate 'ste caramelline. Favolose!

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