martedì 30 dicembre 2014

Looking back to 2014. Bilanci, chiacchiere e tutto il resto.

Oh eccoci di nuovo qui. Ultimo post (almeno credo) di questo 2014. 

E così ne approfitto per dare una brevissima occhiata all'anno che va in archivio. Che, facile dire, è stato un grande anno. Intenso, tosto, ma pieno, vissuto, negli alti e bassi, nei momenti gloriosi e in quelli fottutamente difficili (parliamo sempre di corsa, dunque di cazzate, dunque niente drammi: prendere quel che viene, abbracciarlo, viverlo, trarne esperienza e andare avanti più determinati e cazzuti).

Sono partito dunque a Gennaio, con una roba per me piuttosto inusuale. Ovverosia, una doppia iscrizione "a distanza", io che sono quello abituato a decidere la mattina stessa se spillarmi addosso un pettorale. 

Così però ho voluto anche dare una prima scansione a questa annata, puntando così due paletti immaginari, che mi avrebbero dato un po' di spinta a entrare nell'Inverno. E quindi, vai di iscrizione alla Maratona di Friburgo di Aprile e soprattutto, alla 100 km di Ulm di fine Giugno. 

Ecco, perchè mi sia presa la gnagnera di iscrivermi ad una 100 km e soprattutto, di pensare di correrla, proprio non saprei. 

Diciamo che mi piaceva l'idea di provare a riprendere il filo sottile del mio percorso nelle distanze ultra, iniziato a Giugno 2013 con la 50k dello Swiss Jura e proseguito un mese dopo con il non fortunatissimo Ticino Trail "corto". Ero ben coscio che un salto dai 50k ai 100, diretto, senza almeno un passaggio dalla classicissima, bellissima e dannatamente tosta distanza delle 50 miglia, sarebbe stato un azzardo. Però fanculo, ogni tanto si può pure provare ad esplorare un limite, a conoscerlo, a capire qualcosa di più del perchè stiamo al mondo. 

E senza dimenticarmi appunto, che nel viaggio verso la notte di Ulm, avrei pure vissuto un sogno di quando ero ragazzino: correre una Maratona. Che sì d'accordo, sono solo 42,195 km e noi che facciamo trail lo abbiamo durissimo e bla bla, però ragazzi: è una gran distanza, che non va mai sottovalutata, anzi. Va rispettata, perchè sai che comunque stai percorrendo un pezzo di storia della corsa di tutte le epoche e di tutti gli uomini. E va amata, perchè se le sai dare il cuore, di sicuro qualcosa di bello indietro quell'esperienza te lo saprà dare. E così è stato per me. A proposito: della mia Maratona di Friburgo ho scritto qui, se avete un paio di minuti una vostra lettura fa sempre piacere. 

Ah giusto, quasi dimenticavo: i mesi tra Gennaio e Aprile, sono stati anche pieni di gran belle uscite del Sabato in compagnia di W., anch'egli membro della sezione internazionale TerzoRistoro (Dritte Verpflegungsstation Division), su trail, nei boschi sopra Friburgo. Il ragazzo va, eccome se va, e lo dimostrerà poi ad Agosto con una mostruosa prestazione sul GDB (percorso mai provato prima nella sua interezza), secondo best time del 2014, grazie e ciao core. E per me è stata pure "la scusa" per tirare un po' il motorino, e i frutti di quelle slandrate li ho sentiti ben bene per tutta la Primavera. Grande W., non vedo l'ora di tornare a uscire un po' con lui nei prossimi mesi!  

In più, a Marzo mi sono sposato. Non c'entrerà nulla con la corsa e cose così, però per me che credo fermamente nel fatto che un runner si costruisca anche e soprattutto quando non indossa scarpe e pantaloncini, questo è stato un gran passo in avanti.

Tornando alla corsa: archiviata quindi la Maratona, già la Domenica dopo ero a spaccarmi la faccia con una 10k qui intorno. Non piatta, per niente, mista trail, in riva al Reno e su per le vigne. Le gambe ancora imballate (eufemismo), ma una sensazione di insiemanza come raramente avevo provato fino ad allora. Tanti runner, tutte le età, casino, Sole a pacco, tutta la 10k in compagnia di due tizi intenti a "fare la gamba" per la 100k di Biel, discorsi e risate. Gran giornata. 

E così ho proseguito fino a Giugno. A tre settimane da Ulm, mi sono poi concesso una Berglauf sul Blauen, partendo però da casa e tornando sempre a casa di corsa. In totale era così venuta una roba tipo 38k con i 10k centrali di Berglauf e 1000 mt disl. 

Finishin' kick...

 Insomma ancora una bella corsa solida, l'ultima prima del tapering pre-Ulm. 

Anzi, l'ultimissima sarebbe dovuta essere l'uscita con W. del Sabato dopo, -15gg alla mia 100k. Giornata spaziale e sentieri super, ma...beh, la storia la sapete. Forse un passo mal messo, vai a sapere. risultato: IT band e tutti a casa. 

Delle settimane successive, della mia esperienza di Ulm e di quello che mi seppe dare quella notte formidabile, ho scritto qui

Ho poi ripreso a correre verso fine Luglio-primi di Agosto. E sempre a Luglio, il giorno che stavo a Friburgo a sostenere il mio primo esame di tedesco di sempre (poi portato a casa con 300 punti su 300 disponibili, roba che racconterò ai nipotini davanti al caminetto), Ari metteva il mio nome del listone di iscritti alla South Downs Way 50 di Aprile 2015 (alla faccia delle iscrizioni anticipate!). Quello sarebbe diventato così il mio primo obbiettivo del nuovo anno. 

Ad Agosto poi, blitz in Liguria. Giusto in tempo per vivere un'altra grande notte, gloriosissima, la più bella dell'anno e una delle più belle di sempre. Vertical Roccaro, e non dico altro. E se per caso non sapeste ancora cos'è, ne ho scritto qui.

Tornato gasatissimo dalla trasferta ligure, ho pensato di godermi qualche giorno di pura BDC. Risultato, in uno dei miei giri tradizionali, strade conosciute a memoria, lungo una discesa trovo una curva solitamente perfetta, quella volta sporca di pietrisco. Esplosione del copertoncino anteriore quando ormai ero già in piega (e grande culo che stessi andando piuttosto tranquillo,come sempre) e ruzzolone a baciare l'asfalto. Tutto ok, subito in piedi, solo un po' di sgrattate sul lato destro (spalla, braccio e tutto il resto). Riparata la gomma bucata, mi sono fatto i 25k di ritorno fino a casa. Il giorno dopo ho provato a correre, e a parte la pelle che bruciava ancora, notavo ancora di avere male alla spalla. 

I 7 km più gloriosi e dolorosi dell'anno!

Non un dolore lancinante, ma un gran fastidio, da non poter sollevare il braccio neppure in posizione orizzontale. Mi sono fatto così quasi un mese, non andando in bici perchè ancora non mi fidavo a tenere in mano un manubrio e correndo tanto, anche se potevo tenere l'handbottle solo nella sinistra. Ecco, convinto finalmente a farmi vedere da un medico, scoprirò che quel fastidio alla spalla era una fratturina. Benissimo. Comunque ancora un paio di settimane, e tutto sarebbe andato ok.   

E arriviamo così finalmente a questi mesi autunnali e di inizio Inverno. Dato il tempo alla spalla di mettersi a posto e pure al polpaccio per riprendersi da una contratturina fastidiosissima che mi ha tenuto lontano dalla corsa per 3 settimane (che sono diventate così occasione perfetta per una vera pausa dalla corsa, una mini off-season insomma, come mai ne avevo fatte prima) a fine Ottobre mi sono rimesso in pista verso SDW.

E da qui in poi è tutta cronaca di queste settimane, ne ho scritto nei post precedenti a questo. I km entrano piano piano nelle gambe e soprattutto nella testa, non seguo nessuna tabella fissa se non un'idea di massima ispirata a quella proposta da Bryon Powell in Relentless Forward Progress (libro che consiglio assolutamente). Se non altro, vedo che in queste ultime settimane sono riuscito a mettere giù qualche uscita "lunga", e questa sì che è una cosa buona e abbastanza nuova per me. Quello che era un po' mancato l'anno scorso. 

A fine Dicembre, prima della blitz natalizio in Italia, sono pure riuscito a tirare giù una 10ina di ore di puro trail in una sola settimana "solare" (da Domenica a Sabato). Non vuol dire nulla, però per me è stata una bella cosa. Soprattutto, al di là dei km percorsi, del passo e di stronzate simili, mi ha fatto piacere mettere giù tempo nelle gambe, ore e ore di endorfine, sudate, chiacchiere con Ari pacer su due ruote in un paio di uscite, godendomi al massimo la foresta in versione "green" prima...

Autunno...

 e...white poi. 

e Inverno...


E siamo a oggi. Fuori è tutto innevato, ne vengo da un'oretta abbondante su tracciati che "sarebbero" in asfalto, ma che questa settimana sono in pratica piste da sci di fondo perfettamente immacolate, morbidissime, l'ideale per fare andare le Grit su neve e giocare un po' con la corsa. 

Il morale è ok, benzinato opportunamente di biscotti e panettone, e dai che si va verso il 2015.

Bòn, è tutto per ora.

Il nuovo anno è alle porte, qualche novità ci sarà di sicuro. Stay tuned.

See you in 2015. On Trail.

Manu



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