lunedì 12 gennaio 2015

5 Terre, 5 ore, il Cinghiale e un maratoneta. E tanto #Terzoristoro.

E vai che oggi più che un report settimanale su ciò che ho fatto io, mi va di scrivere di ciò che hanno fatto un paio di amici. E semmai del perchè e del come avventure ed esperienze vissute da altri, possono risultare di enorme ispirazione, e a volte ti fan pure girare la settimana dal verso giusto.

Ma andiamo con il consueto disordine.

Parto dal Mercoledì. 

Succede che alla sera, aprendo e scorrendo quella macchina infernale di nome Facebook, specchio di vite altrui, vere o finte che siano, mi imbatto in questa foto.

Liguria on top. Photo courtesy by Davide Grazielli


Beh, dire cos'è, viene facile. Liguria. Magari ci si può spingere un filo oltre e provare a immaginare più o meno di che posto si tratti. Massì, ovviamente 5 Terre. 

Ora, siccome puoi togliere un uomo dal mare, ma non puoi togliere il mare da un uomo, figurati se un'immagine del genere non mi da un minimo di sussulto, atavica emozione di appartenenza ad una terra che non rinnego mai.

Oltre che dalla bellezza e dalla perfezione ammorbante del paesaggio rappresentato, la mente e il cuore vengono così rapiti da un cesto confuso di ricordi sempre vividi, dalla scampagnata invernale 2013 marchiata KUTT (ne scrissi un breve resoconto, che potete leggere a questo link) a - ma questa è di nuovo facile - i miei giri col Sensei tra Mao e Manie, sovrastando il nostro mare e facendoci abbracciare idealmente dai nostri boschi. 

E insomma, è stato bello provare tutto questo, ancor più in una settimana metereologicamente grigiotta da queste parti. 

Poi, seconda immagine fondamentale di questa settimana, allegata per altro alla prima: 

He's back. Photo courtesy by Davide Grazielli


Ora, se in tutta la bellezza descritta prima, ci butti dentro dei grandi amici, il quadro è completo. 

E scusate se mi ripeto: uno in particolare volevo rivederlo su un sentiero in questo 2015. Lui, il cinghiale. 

Quindi, vedi alla voce ispirazione, rivedere questo vecchio pirata mangiachilometri su una qualsiasi pista, mi ha dato una carica pazzesca, la prima dose per la risalita verso il fine settimana. E via così.

Anzi, siamo già al weekend.

E allora, terza immagine di questa settimana:

Photo courtesy Trailscape @RailToTrail


Questi ragazzi stanno partecipando ad una bellissima, durissima e fangosissima trail marathon lassù in Terra d'Albione.

A parte che è sempre bellissimo vedere facce felici di gente che corre, euforiche, piene della gratificazione un po' sognante che solo una corsa gloriosa in compagnia ti sa dare. 

Ma il motivo di carica legato a questa foto, sta nel fatto che lì in mezzo c'era anche un grande amico,Luigi . Che, detto tra noi, alla sua prima maratona di sempre non solo ha tagliato il traguardo, se l'è proprio divorato.

In questi mesi sto seguendo con moltissimo interesse questo ragazzo, perchè oltre ad essere - appunto - un vero compagno di corsa, è anche impegnato nel suo approccio alla NDW50, di fatto la cugina della "mia" SDW. 

E così, non so perchè, pur avendo motori, cilindrate, gambe e teste diverse, sento le nostre esperienze di avvicinamento ai nostri obbiettivi davvero molto simili, e per questo mi piace l'idea di poter trarre - ancora una volta - ispirazione da chi mi sta intorno e che, in questo caso, percorre un'avventura simile alla mia. 

E quindi, lo scrivo qui: GRAZIE a Luigi, perchè quello che ha fatto questo Sabato, resterà per sempre non solo nei suoi ricordi e nelle sue gambe, ma pure nella storia dell'insiemanza e della cùmpa della nostra corsa, e insomma...sono cose belle. 

Carico a molla per tutto questo, sono così arrivato alla mia domenica, giorno di lungo settimanale.

Al mattino pioveva, anche forte, anche misto ghiacciato. Ancora in letto potevo quasi contare le gocce che scendevano picchiando duro sul finestrone della mansarda. 

Ma io avevo in testa qualcosa. Volevo provare a toccare ancora un limite, dopo Domenica scorsa. Volevo spingermi oltre quel 4h e 24 minuti (facciamo i precisini) totalizzati 7 giorni prima. Anche se faceva freddo, anche se c'era acqua nell'aria.

Così ho aspettato le prime luci del giorno, e poi sono partito, direttamente da casa. Giacca a vento, zaino con gel e tutto il resto (e a 'sto giro hanno fatto il loro ottimo debutto pure i wafer), borraccia a mano e andare.

E così ho ripensato alla mia Liguria, alle 5 terre, al Cinghio di nuovo su un sentiero, alle facce felici degli inglesi in mezzo al fango e alla clamorosa maratona di Luigi. E mi sono trovato in mezzo alla mia foresta, in completa solitudine "umana" e in splendida compagnia della Natura: caprioli ovunque, aria del mattino, odore di legna. Come piace a me.

Il tempo è passato, i chilometri sotto le scarpe e nella mente, i wafer ben in fondo allo stomaco; e non ha neppure piovuto.

Arrivo di nuovo davanti a casa. Fermo il cronometro. 5 ore, tonde. Per me, una grandissima cosa. Perchè ho sentito voglia di correre, di essere lì, confidenza, fiducia e forza. 

La strada verso SDW50 è ancora veramente lunghissima. Ma proprio questa settimana ho tagliato l'immaginario traguardo della metà percorso (12 settimane) di avvicinamento al Downs.

Continuiamo così, che va bene. On Trail.

P.s: e per chiudere la settimana poi:

Bastardi ma belli. Photo courtesy by Daniele Nicoli




Eh scusate, oggi mi era presa così.

La mia benzina. #Terzoristoro ci guida sempre.

Manu

1 commento:

  1. oh manu, non ti fermare che sara' anche lunga la strada ma e' quella giusta :-)

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