lunedì 24 novembre 2014

Weekly report (double edition): deep into it - e un desiderio.

Eh già, enorme pigrizia e frenesia quotidiana mi hanno impedito nella scorsa settimana di trovare il tempo per mettere giù un po' del mio diario di viaggio. Provo a rimediare e dunque...doppio report settimanale.

Week 10-16 November

Come accennato, pensato e voluto, questa doveva essere la settimana di miniscarico successiva al primo miniciclo di tre settimane nelle quali ho aumentato progressivamente la distanza percorsa. Avrei voluto in fin dei conti mantenere il numero classico di uscite settimanali (5 in totale) ma percorrere qualche km in meno in totale, e soprattutto riposare bene: ovvero, mangiare come un aratro e dormire come un ghiro.

Risultato: un casino.

Con il "peccato originale" del non aver avuto assolutamente voglia di uscire al Martedì (dopo la prevista pausa del Lunedì), ho finito piano piano con l'inchiavarmi con le uscite, in quanto a distanza e intensità.

Al Mercoledì ne è così uscito un bel "double": una mezz'ora la mattina e un'oretta scarsa la sera. Entrambe le uscite su terreno abbastanza pianeggiante, ed entrambe con una sensazione di appesantimento e poca freschezza. E questo in sostanza, perchè pure l'obbiettivo di un buon riposo, almeno nella prima parte della settimana, era andato a farsi benedire. Comunque muovere le gambe va sempre bene, qualcosa di buono ne esce.

Altro scazzo generale tra Giovedì e Venerdì, un po' per impegni vari (beer time, nemmeno malaccio) un po' per la frenesia tipica della vita da pendolare.

E così sono arrivato senza accorgermene a Sabato. La giornata del lungo. Tempo miserabile, freddo umido misto pioggia, cielo grigio, una bellezza insomma. Ma tutto fa, e così: su gli abiti invernali, il fido Salomon a caricare quel po' di cibo, e via alla ricerca delle tre ore sulle gambe. Ennesima cavolata della settimana, l'aver voluto stavolta fare solo asfalto, rinunciando perfino ad indossare le scarpe trail. Risultato: due palle pazzesche, pessime sensazioni e gambe piuttosto molle. Arrivato a casa ero veramente consumato, anche perchè avevo provato la soluzione del "solo acqua" nell'handheld (quella che mi costò già il Ticino nel 2013) in luogo dei sali. No, decisamente non fa per me. Poco, magari insieme con un'altra handbottle davvero di solo acqua, ma io qualcosa di salino nelle borracce lo devo portare. L'hyponatremia resta lontana, ci mancherebbe, ma è comunque una sensazione spiacevole. Però, nonostante tutto, alle 3 ore ci sono arrivato, di pura testa, e vedendoci qualcosa di positivo: massì, l'ultra non può essere sempre Powerbar e fiori.

A proposito di Powerbar: se non altro prosegue bene il mio adattamento con i gel fruttosi, e devo dire che mi sto letteralmente innamorando dei gusti Mango-Passion Fruit e Tropical Fruit (ma ammetto che pure Banana-Strawberry non è affatto male).

Domenica infine, uscita serale (quasi notturna) in compagnia di Ari a farmi da "pacer" su due ruote. Discorsi e pensieri che lasciano la testa, e gambe che si alleggeriscono. Si parla di un'eventuale rivincita a Ulm, ma scoprirò poi il giorno dopo che nel 2015 non vi sarà alcuna notte di ultra a Blaustein. Poco male, le idee alternative bollono già in pentola.

Comunque, per gli inutilissimi totali, settimana da quattro uscite, con una 50ina di km percorsi in totale.

Week 17-23 November

Molto meglio, dai. Gli effetti positivi dell'uscita di Domenica sera (fantastico scoprire come a volte in piccolissimi momenti possa ripararsi un'intera settimana) si sono trascinati bene dentro una nuova tappa sul mio sentiero.

Così, al Martedì una bella ora piena, di sera, nel mio assetto preferito: lampada frontale e shirtless. Si stava da dio. In più, una favolosa pioggina autunnale a rendere l'aria buia di campagna quasi psichedelica. Super.

Martedì, leggerissimo scarico, una 50ina di minuti qui intorno, ancora gustandomi l'aria della sera, ancora con una temperatura spettacolare.

Giovedì, terzo giorno consecutivo e terza uscita consecutiva con il fascio della frontale a illuminare il Radweg. Stavolta un po' più stanco delle altre giornate, ma ci può stare. Circa 1h e 15, con tanto di fermata a un paio di fontane e godimento di un paio di fantastici podcast made by TRN.

Venerdì ovviamente riposo, pronti e carichi per il lungo del Sabato.

Sabato: giornata semplicemente spettacolare. Al mattino una nebbiolina soleggiata rendeva il Riedlinger Weg un posto quasi sospeso nel tempo, davvero indescrivibile. Poi è uscito il Sole di prepotenza, ed è stata una goduria. In T-Shirt maniche corte, con solo i manicotti per la prima ora, mi sono goduto così un po' di sana foresta. In più, di nuovo con i sali nella borraccia e in generale un po' più carico di energia (tradotto: 'sta settimana ho pure mangiato di più) mi sono risentito nuovamente pieno e presente sulle gambe. E poche musse, quando sei in giornata, anche una corsa di per sè gloriosa te la godi meglio. Così alla fine un 2h e mezza abbondanti, con pause e tutto il resto, testa leggera e gambe libere. Bene così.

Domenica poi, chiusura "classica" con gli 8 km della mattina, ancora con un meteo davvero favorevole. In più, in compagnia di Ari, enorme godimento. Una chicca, il papà che corre col figlioletto che avrà avuto 10 anni mal contati, esaltatissimo quando ci siamo incrociati un paio di volte, ed è stata tutta una festa di saluti e incitamenti. Alla grande.

In totale quindi, ho rimesso insieme 5 uscite, per una 60ina di km totali. Cifre certamente non esaltanti nè cazzutare, ma chissenefrega. Mi importa il fatto che sto cominciando con l'avere la buona abitudine del lungo settimanale (cosa che è un po' mancata quest'anno), che mi diverto e che è ok. Avanti così.

On trail.

 P.s: un ringraziamento a tutta la mia crew per aver letto e apprezzato le mie pagelle "alternative" della stagione appena conclusa. Avevo però scordato due cose:

Il premio Presidente dell'anno, che non può andare che a quest'omino qua

Photo courtesy TerzoRistoro VertiKal Richelieu 2014

e fidatevi, questa NON è certo la sua foto più rappresentativa di quest'anno (cercatela semmai nell'album VertiKal Roccaro 2014 del fotografo ufficiale #Terzoristoro Daniele Nicoli). Però se volete una grande storia, di cazzutaggine, amore per la corsa, per la vita e per una buona birra (anche due), godetevi il suo racconto del Trail del Monte Casto di quest'anno. Merita per davvero.

E per concludere, un auspicio-desiderio-sogno.

Indipendentemente da cosa ci riserverà il 2015, da dove correremo o da cosa faremo, c'è un ragazzo che voglio assolutamente rivedere su un sentiero:

Bring back The Cinghial. Photo courtesy by MC-Blackmagic







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