mercoledì 23 dicembre 2015

Voci dalla off-season: bilanci del 2015 e sguardo al 2016

E no, e no...se anche il Presidente, oh yes, il Presidente con la P maiuscola, si produce in un bel post di fine anno, di quelli insomma dove racconti quello che hai fatto, quello che hai corso, con chi hai corso, com`era il tempo e cos`hai mangiato, allora non devo essere da meno e provo a farlo anche io. Ah giusto, il post del Presidente si trova a questo link.

E come da titolo, sì, trattasi di post che scrivo dal bel mezzo di un bel periodo di off-season che ho deciso infine di concedermi in questo Dicembre.

Fuori il tempo è semplicemente spaziale: 15 gradi, Sole e tutto il resto, e la tentazione di uscire e far girare le gambe ci sarebbe, eccome. Ma scelgo di farmi una piccola "violenza" psicologica e di godermi un po`di riposo di fine anno: il mio corpo lo chiedeva da un po`, e sono comunque contento di aver messo giù una buona striscia di settimane e uscite nei mesi di Ottobre e Novembre.

Dunque ora pausa, e si riprende belli freschi e cazzuti nell`anno nuovo.

Però prima di riprendere nell`anno nuovo, è giusto appunto mettersi un attimo lì e guardare all`anno che è quasi finito. Ma solo un attimo eh, che poi c`è da distruggersi con il panettone.

Oh intanto, anche per aiutarmi con questo post, sono andato a rileggermi quello che ho scritto all`inizio del 2015, e che appunto ne conteneva i buoni propositi: l`ho trovato a questo link.

Partendo dal fondo di quel post, ovverosia dai buoni propositi all over the year: anzitutto, la salute: sì, direi che sono riuscito a restare piuttosto injury-free, e in generale sempre abbastanza sul pezzo. 

Sono riuscito a gestirmi tutto sommato meglio rispetto al 2014, almeno dal punto di vista fisico, e questa è stata certamente la chiave per arrivare a prendermi le distanze che avevo in programma quest`anno.

Sì, le distanze...sì insomma, le cose che ho corso quest`anno. 

Oh yeah, per me il 2015 ha voluto dire debutto assoluto sulla distanza di 50 miglia, che da sempre considero assolutamente iconica nel panorama ultra, e sulla tripla cifra dei 100 km; e in quest´ultimo caso, oltre a tutto l´hype che si può avere per il brivido di vedere a fine corsa sul Garmin le tre cifre, c`era anche un po`quell`elemento di rivincita che covavo dalla notte di Ulm 2014.

Che cosa ho corso in sostanza? Beh, in Aprile sono salito in Terra d`Albione per incontrare, per la prima volta da runner, il leggendario South Downs Way, e correrci appunto la SDW50. 

Wow, che esperienza. Ne ho raccontato a questo link  e quindi non starò ad annoiare i miei tre lettori con troppe storie. In breve: percorso fantastico, organizzazione impeccabile, e tanta insiemanza di quella che fa bene.

E poi a margine, beh: sul SDW (e per la precisione sul tratto di Chanctonbury Ring) , al Giovedì dopo la gara, ho corso le miglia forse più belle di tutto l`anno: un´ora e mezza in compagnia di Ari, in una giornata splendida: semplicemente la corsa perfetta.

E poi...beh, a Maggio sono anche tornato su in Inghilterra, ancora per correre una 50 miglia, ancora organizzata dai ragazzi di Centurion, ma stavolta sul North Downs Way. Madonna che giornata. 

Percorso di una brutalità totale, ma soprattutto scelta da parte mia di mandare in tr..e ogni possibile strategia di gara, e di correre insomma di pura ignoranza. Il race report di quella esperienza lo si trova a questo link.

Ma la cosa figa, inutile girarci attorno, è stata che a correre la NDW50 si è presentata quel giorno una grandissima spedizione di Terzoristoristi: il Davide in visita pastorale con ancora calcinacci e vernici a impreziosire la leggendaria Barba. Il buon Luigi, una delle più belle "cose nuove" di quest`anno, che però giocava in casa. E poi lui, il Cinghialone. E basta la parola. 



La Famiglia 

E infine sì, messa via la NDW50, siamo arrivati finalmente a Giugno. Salzburg, 100 km, una giornata di diluvio torrenziale. E un´altra esperienza davvero mitologica. Ne ho scritto a questo link



Sì, come da titolo: si è trattato davvero di missione compiuta. Sognavo quella distanza da un anno esatto ormai, e nonostante il tempo e tutte le robe varie, alla fine sono venuto a casa con medaglietta e maglia di finisher (e la mia prima qualificazione di sempre alla Western States 100, e mettila lì). 

L´Estate è andata poi avanti in un caldo mostruoso, e approfittando del fatto di potersi fare una mini vacanza in Liguria con Ari a fine Luglio, ho deciso di mettere dentro a questa stagione ancora un impegno, o per meglio dire, un desiderio da realizzare, a cui tenevo tanto: un FKT sul Giro Della Bionda, sulla distanza però delle 50ish miglia. 

Dunque appunto, 5 giri del leggendario anello creato dalle menti malate del Terzo Fede Mazzu e Dani Bodyboarder. 

La faccio breve: tentativo non riuscito. Il caldo, il casino con i materiali e una generale mancanza di focus, mi hanno convinto a desistere dopo due giri (scelta di cui mi ero poi pentito due ore dopo). E comunque ne ho scritto a questo link.  

Ma...ma...visto che comunque qualcosa di positivo c`è sempre quando si esce a fare una corsa, beh...di positivo c`è stato che su quei due giri, a farmi compagnia, ci sono stati due grandissimi compadres del Terzo: ancora lui, l´imbianchino di Pieve Ligure, e uno dei due fondatori del GDB: la Freccia di Marassi, l´uomo della Grande Onda...sì insomma, Dani Bodyboarder. La corsa insieme a loro è certamente un altro highlight di quest`anno! 

Brutta gente

Oh giusto, a proposito di Dani Bodyboarder: il ragazzo (vincitore del premio l´Oscar del Trail ha rotto il cazzo 2015 come Atleta dell`anno - trovate tutto a questo link ), si è fatto anche fondatore e promotore di una bellissima iniziativa "mediatica", anzi, della più bella novità-internet dell`anno. 

Oh yes, il mitico sito www.terzoristoro.com. Andare, cliccare e scoprire. The sky is the limit, nel 2016 ci sarà da ridere. 

E basta. Sí, direi che con la corsa mi potrei anche fermare proprio al GDB50 di Luglio.

Perché poi in sostanza tra Agosto e Settembre mi sono preso una pausa estiva, nella quale ho approfittato comunque per pedalare un po`, e poi si è trattato piano piano di entrare nell`Autunno, e cominciare a mettere su un po`di base per il 2016.

Ah giusto sì: tra questi giri autunnali, un assoluto Höhepunkt è stato il mostruoso giro in compagnia di Sven Buchheister AKA Black Forest Trail Running, cavalcando Belchen e Hochblauen in un´unica tirata, e scoprendo sentieri che avevo sempre sognato di correre. Cazzo che bello è il mio home turf

E mettiamoci anche una foto vah, che se non siete mai venuti in Schwarzwald, non sapete cosa vi perdete. 

Photo credit Black Forest Trail Running

E per il resto...che dire ancora su questo 2015: ah ecco sì, in effetti c`è una cosa che avrei voluto correre in Estate, ma quest`anno davvero era un casino: il mitico Vertical Roccaro by Foschi and friends, manifestazione numero uno in Italia e non solo. E vabeh, c`ero con il cuore. La speranza è di tornarci nel 2016, e si vedrà dai. 

E infine, per iniziare a parlare un po`di 2016: beh, come scrivevo all`inizio, in Autunno sono riuscito a fare un po`di buoni km, attestandomi su un range intorno agli 80 - 90 km a settimana. 

Questo perché, ma lo sapete già, per il 2016 ho puntato una cosa abbastanza tosta: oh yes, si torna sul South Downs Way, ma stavolta per The Big One. Per la 100 miglia insomma. Salto mostruoso, se considero che la cosa più lunga che ho corso finora è appunto la 100 km di Salzburg, ma ok, accetto la sfida e nei prossimi mesi mi metterò sotto e cercherò di dare il meglio per arrivarci il più possibile pronto. 

Perché non giriamoci intorno: 100 miglia è LA distanza. Quella davvero iconica, esempio assoluto del concetto di ultra e insomma...non vedo l`ora. La strada è lunghissima, perché si tratta comunque di lavorarci su nei prossimi 6 mesi, ma c`è tanto da fare sicuramente, e non avrò certo da annoiarmi. 

E poi...beh poi vedremo. Se dico che NON mi interessa assolutamente tornare sul GDB per una rivincita, dico una balla. Inoltre, nel 2016 terrò d`occhio in ogni caso anche il calendario ultra tedesco, che nei prossimi mesi promette di tirar dentro tante belle manifestazioni nuovissime e tostissime. 

E in conclusione a questo minestrone...sì, lei...la cumpa, la terzoristoritudine, l`insiemanza e tutto il resto: quello è e resta l`obbiettivo numero uno per l`anno che viene. 

Vedere e rivedere i fratelli del Terzo in Liguria e correrci insieme, fare perché no di nuovo qualche bella corsa (e pedalata) con la mia pacer-moglie-psicologa-tifosa-motivatrice-coach-"DattiUnaMossaODormiInGiardino" Ari, rivedere gli amici inglesi sui Downs, tornare a fare qualche bella uscita col mio compadre di TerzoRistoroDE Werner, e perché no fare amicizie nuove e vedere tante belle facce. 

Perchè sì, i km sono importanti. Le medaglie di finisher anche. I premi, i likes su FB...tutto bello. 

Ma se c`è una cosa che mi affascina di questo cavolo di corsa, è che pur essendo una roba per teste solitarie, a tenere accesa la fiamma che hai dentro è - anche - tutto ciò che ti gira intorno. 

Buon Tutto a tutti, e ci vediamo nel 2016. 

Manu

#TerzoRistoroDeutschland

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